La Filcams CGIL chiede garanzie e un intervento del Comune di Pistoia per un asilo nido interno.
“A nostro giudizio il progetto di realizzazione del centro commerciale nell’area Pallavicini colma il divario ad oggi esistente e che vede cioè il territorio pistoiese privo di grandi strutture di vendita al pari di Montecatini e di Campi Bisenzio (vedi I Gigli), e consentirà di attenuare il flusso di coloro che spostandosi da Pistoia sono soliti rivolgersi a questi due grandi poli commerciali” – afferma Fabio Capponi della Filcams CGIL di Pistoia.
“La richiesta formulata dalla società Panorama di costruire un Centro commerciale di circa 9500 mq di superficie di vendita in via Sestini è senz’altro un’opportunità occupazionale che non possiamo farci sfuggire, pena l’insediamento di una analoga struttura commerciale in realtà territoriali limitrofe alla nostra con il conseguente incremento dei flussi di coloro che si recano da Pistoia negli ipermercati posti fuori dalla nostra area”. Certamente questi tipi di insediamenti determinano un impatto su tutta la rete commerciale, sia sulla media distribuzione che sui negozi di vicinato, e nonostante i dati forniti dalla Regione e dalla Camera di Commercio delineino un quadro secondo il quale negli ultimi 10 anni allo svilupparsi della media e grande distribuzione nella Provincia di Pistoia non si sia registrato una significativa riduzione in termini di superficie di vendita della piccola distribuzione, le preoccupazioni dei sindacati circa ricadute sul commercio e l’occupazione rimangono, per un insediamento che se non correttamente gestito può determinare squilibri. “Nello studio fornitoci dall’amministrazione si parla di circa 418 assunzioni tra dirette e indotto – prosegue il Segretario Provinciale della Filcams CGIL – a fronte di una perdita occupazionale di 220 addetti, con un saldo occupazionale positivo di 198 addetti, e del diritto di prelazione da parte degli operatori locali del settore rispetto all’apertura di esercizi commerciali all’interno della galleria commerciale che verrà realizzata: sono senza alcun dubbio aspetti positivi da tenere di conto, come l’impegno a promuovere iniziative volte a rivitalizzare il centro storico di Pistoia, ma tutto ciò comunque non è sufficiente e per questo abbiamo avanzato all’amministrazione una serie di richieste che devono a nostro avviso essere recepite al fine di garantire la valorizzazione della mano d’opera locale, i livelli occupazionali e la corretta applicazione delle norme contrattuali dei lavoratori occupati all’interno del centro commerciale”. “Proprio per questo abbiamo chiesto di realizzare un intesa tra Comune, Sindacati e Panorama che accolga le nostre richiesta in tema di lavoro, prima fra tutti la garanzia dell’assorbimento degli esuberi derivanti dall’assestamento del mercato locale sia nella piccola che media distribuzione, prevedendo al contempo – prosegue la nota del sindacato - la costituzione di un osservatorio che verifichi la dinamica occupazionale ed il rispetto degli impegni che vogliamo che l’azienda ed il Comune sottoscrivano”. Su questo versante il sindacato ha registrato positivamente la disponibilità data dal Comune a promuovere un tavolo di confronto per esaminare tutte le questioni sollevate al fine di individuare una intesa complessiva in vista della Conferenza dei Servizi, che sarà l’atto conclusivo rispetto alla procedura in base alla quale la Regione esprimerà il parere definitivo circa l’apertura del centro commerciale. “Al di là degli interventi di carattere strutturale e viario, abbiamo evidenziato la necessità di adeguare servizi e accessibilità al nuovo centro non solo ai consumatori ma anche ai lavoratori – conclude la Filcams CGIL – e partendo dalla considerazione che nel centro commerciale troveranno occupazione molte giovani lavoratrici, part-time con articolazioni di orario di lavoro distribuito sulla quasi totalità della giornata, abbiamo chiesto al comune di farsi garante della realizzazione di un asilo nido che ospiti bambini da 1 a 3 anni, con un servizio destinato non solo alle richieste provenienti dalle dipendenti, ma esteso anche alle richieste esterne, nell’ambito di una convenzione con il Comune che deve comunque mantenerne la programmazione ed il controllo in termini di standard di qualità del servizio offerto”. Una opportunità anche questa per venire incontro alle esigenze non solo di coloro che saranno occupati nel Centro Commerciale, ma per l’intera città.