25 aprile (Festa della Liberazione), 1° maggio (Festa del Lavoro) e 2 Giugno (Festa della Repubblica) sono le feste oggetto del provvedimento di annullamento del governo
Con il recente Decreto sulla manovra economica, il Governo ha fra l'altro previsto lo slittamento della celebrazione delle tre ricorrenze civili (fra l'altro le sole rimaste nel nostro ordinamento) che hanno un significato particolare per la storia e l'identità del nostro paese: la Festa della Liberazione dall'occupazione nazifascista, la Festa del Lavoro e la Festa della Repubblica, prevedendone lo spostamento o accorpamento alla Domenica più vicina.
Un provvedimento giudicato iniquo dalla CGIL, che ci pone allo stesso livello dei paesi regolati da regimi totalitari, dove la festa del lavoro non viene celebrata, che non produrrà alcun effetto economico particolare, ma che ha invece il preciso scopo di rimuovere i valori e le identità alla base della nostra Carta. Così proprio a poche settimane dalle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, di cui quelle ricorrenze rappresentano un tratto fondante, e nelle quali il paese tutto si è riconosciuto con un rinnovato senso di unità, il Governo ancora una volta cerca di mettere in discussione quei principi, indebolendone il significato e l'attenzione.
Per queste ragioni la CGIL si è fatta promotrice di una raccolta di firme a livello nazionale indirizzata al Parlamento per ottenere la cancellazione della norma.
In tutte le sedi della CGIL della nostra provincia sarà disponibile il testo della petizione da firmare, ed è prevista anche la sottoscrizione on-line via internet all'indirizzo www.cgil.it/petizione
La Camera del Lavoro di Pistoia e la Fondazione Valore Lavoro organizzeranno anche una serie di gazebo nei mercati principali per la raccolta delle firme, e chiederanno l'adesione a questa importante iniziativa anche alle istituzioni ed associazioni locali.
La petizione è liberamente sottoscrivibile da tutti.
CGIL Pistoia
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