Comune di Pistoia: al peggio non c’è mai fine.

E’ ripresa e subito naufragata la trattativa tra la RSU e le OO.SS. con la controparte pubblica (Assessore “al personale” Luca Iozzelli e Direttore Generale Antonio Sette). La riunione era stata convocata per definire le ultime questioni riguardanti l’accordo decentrato 2003 e alcune questioni residuali del contratto integrativo 2001 – 2002.

Tutte le risposte date dalla controparte pubblica sono state deludenti, provocatorie e non rispettose del ruolo del Sindacato ma soprattutto della dignità e professionalità dei lavoratori del comune di Pistoia.
Gli impegni presi dal Sindaco nelle riunioni precedenti sono stati sconfessati mettendo in dubbio l’opinione espressa da quello che dovrebbe essere il capo dell’Amministrazione.
Le risposte che aspettavamo dovevano dare certezze ai lavoratori interessati alle progressioni verticali essendo ormai passate e non rispettate le date concordate per l’attivazione dei bandi previsti dall’accordo siglato nel mese di dicembre 2003. Così come l’impegno sottoscritto che prevedeva un confronto per l’individuazione di eventuali ulteriori progressioni verticali dopo le assemblee con i lavoratori, è stato disatteso in quanto nessuna delle proposte avanzate dai lavoratori è stata presa in considerazione.
Le stesse cautele, addotte come ostacolo fittizio per ritardare l’applicazione degli accordi sottoscritti, (per rispondere alle giuste aspettative dei lavoratori), improvvisamente vengono con disinvoltura abbandonate quando si conferiscono incarichi professionali o “konsulenze” esterne con compensi di circa 500 euro a persona al giorno. Tali milionari sperperi corrispondono ai mancati investimenti nel sociale ed offendono la dignità delle professionalità esistenti all’interno dell’Ente così come le assunzioni previste per la Polizia Municipale.
Anche nel caso degli incarichi esterni l’Amministrazione comunale dopo mesi e mesi non si è ancora scomodata a dare alle OO.SS. l’elenco dovuto (e più volte richiesto) di tutte le collaborazioni, incarichi, consulenze esterne affidati in questi mesi impedendo così al Sindacato la verifica del rispetto delle normative e dei costi.
Il Direttore Generale dovrebbe maggiormente svolgere il suo ruolo e fare il suo lavoro senza ricorrere a continue e costose consulenze esterne e soprattutto dovrebbe, come previsto dalle norme, lasciare l’autonomia ai dirigenti non improvvisandosi tuttologo senza invadere i più diversi e specialistici settori, competenze e responsabilità di altri, compresa l’interpretazione autentica della volontà dei lavoratori.
Dopo mesi e mesi di trattativa, che hanno visto anche rotture del tavolo con proclamazione di sciopero (revocato solo dietro impegni precisi assunti dal Sindaco per il rispetto degli accordi), le scriventi OO.SS. stanche di essere prese in giro e davanti alle evasive risposte avute dalla controparte, non hanno altra scelta che dare mandato ai propri legali per intraprendere le azioni necessarie per tutelare i diritti dei lavoratori e intendono proclamare lo stato d’agitazione del personale. Nei prossimi giorni saranno convocate le assemblee del personale per decidere le ulteriori forme di lotta.

CGIL-FP
Andrea Brachi

CISL-FPS
Stefania Falegni

UIL-FPL
Nicola Livi

SULPM-DICCAP
Sandro Valori