Impedire lo smantellamento di un'altra storica industria pistoiese
I fatti di ques'oggi, con il tentativo di svuotamento dell'azienda di materie prime e attrezzature tecniche, con la conseguente risposta della dichiarazione di presidio e assemblea permanente da parte dei lavoratori, conferma l'allarme che lanciamo da mesi rispetto alle sorti di quest'azienda e va respinto con la massima forza non solo dal sindacato ma da tutto il territorio.
Persone senza scrupoli, come si sono dimostrati gli imprenditori del gruppo Radici, e i "dirigenti" esecutori dei fondi speculativi e delle banche internazionali che ne costituiscono la proprietà (MAS) che annunciano la chiusura di stabilimenti alla vigilia del 1 maggio, oppure mentre si negano ad un confronto serio con i lavoratori tentano di svuotare le aziende facendo ricordare le serrate dei vecchi padroni delle ferriere, meritano una risposta dura e univoca da parte di tutto il territorio provinciale e regionale.
Nel desolante contesto dell'economia nazionale e locale, appare surreale ascoltare dal capo del governo che passa le giornate a smentire di aver avuto rapporti con le minorenni o ad accusare un altro corpo dello stato di eversione, ripetere che la crisi è passata e che ci vuole ottimismo.
Non ci si rende conto che è a rischio grave il livello di coesione sociale del paese compreso il nostro territorio; centinaia e centinaia di persone solo in provincia, in tutti i settori, che come in queste ore, sono sbattute in mezzo ad una strada, costituiscono un problema drammatico e di difficilissimo "governo".
Chiediamo alle Istituzioni tutte, da quelle locali al governo nazionale all'imprenditoria locale (se esiste), di attivarsi in tutti i modi perché da queste macerie possano risorgere attività industriali degne di questo nome.
La Segreteria della CGIL di Pistoia