Igiene ambientale: lo sciopero che non vede nessuno

I mezzi di comunicazione non danno visibilità alla manifestazione

Oggi, mercoledi 18 novembre, i lavoratori dell'igiene ambientale (gli spazzini) si astengono dal lavoro in tutta Italia per protestare contro un decreto che il governo sta emanando in sede legislativa.

Di questo sciopero non si accorgerà quasi nessuno perché le manifestazioni dell'igiene ambientale non hanno nessuna visibilità mediatica e quindi non "esistono".

Per avere visibilità sui mezzi di comunicazione dovremmo creare un'altra "Napoli" o una situazione come quella siciliana di questi giorni: ma noi cerchiamo di fare il nostro dovere perché prima di essere spazzini siamo cittadini e teniamo alla "salute" e alla pulizia delle nostre strade.

Il decreto che il governo sta per emanare è teso a privatizzare definitivamente i servizi pubblici locali (rifiuti, acqua, gas), polverizzandoli e togliendo al pubblico qualsiasi possibilità di controllo su di essi. In questo modo un qualsiasi gestore privato può affrontare i problemi inerenti al servizio senza controlli veri e cercando di trarne profitto a scapito dell'efficienza e delle condizioni di lavoro.

Cittadini, non date retta a chi vi dice che "con il privato si risparmia e le tariffe calano": non esiste nemmeno un caso di servizi dati in gestione ai privati in cui le tariffe sono diminuite.

Inoltre, non rappresenta una novità il crescente interesse delle associazioni mafiose per il business dei rifiuti industriali e pericolosi!

Il nostro sciopero è l'ultimo strumento che abbiamo per manifestare la nostra contrarietà a questo provvedimento scellerato e disastroso e lo facciamo non solo come lavoratori ma in primo luogo come cittadini!

Ed è proprio ai cittadini che rivolgiamo per chiedere loro di unirsi alla nostra protesta; poiché i servizi pubblici locali sono beni comuni ed appartengono alla collettività.

La RSU di Publiambiente