Il negoziato in corso con Ansaldobreda, è in pieno svolgimento dopo il “fraintendimento” come lo ha definito il presidente di Finmeccanica Guarguaglini, sorto nel corso della discussione di Novembre e alimentato in realtà da rappresentazioni confuse e opposte, da parte del management aziendale.
Quello che Breda non dice però, al di là del confronto sullo strumento utile a fronteggiare una difficile fase congiunturale (la cassa straordinaria) è molto più preoccupante.
Proverò di seguito a formulare alcune brevi e semplici richieste dall'osservatorio pistoiese:
• Come si intende intervenire in modo strutturale e straordinario per restituire efficienza e evitare che il pesante buco di bilancio prodotto, non si ripresenti tra qualche mese?
• Quale intervento sulla struttura intermedia e sui processi organizzativi che a tutt'oggi, in tutta evidenza non sono presidiati adeguatamente, si intende portare avanti?
• Se è vero ed incontrovertibile che la situazione è questa, nonostante gli effetti annuncio e 3 diversi AD in 6 anni che non hanno fatto nulla in questa direzione, per quale miracolosa ragione i lavoratori dovrebbero credere che si possa ottenere un risultato adesso?
• Se è vero che si acquisiscono molte commesse con discreto margine di redditività in discontinuità con gestioni precedenti, com'è che i dati di bilancio sono così rovinosi?
• La divisione per “unità di business” sta portando risultati omogenei nel gruppo o si rivela penalizzante per qualcuno?
• Quale sarà “a regime”, l'assetto occupazionale, non solo sui saldi complessivi, ma sulla stratificazione professionale interna (ingegneri, tecnici, impiegati, operai) e anche sull'indotto e incentrato?
• Quali sono i reali investimenti sull'efficientamento a partire dallo stabilimento di Pistoia?
Poche, semplici richieste che ci è stato impossibile formulare direttamente al presidente di Finmeccanica nella sua visita “passerella” a Pistoia in quanto ha espressamente chiesto l'esclusione dall'incontro istituzionale di CGIL CISL UIL e di Fim Fiom Uilm.
Siamo costretti a rivolgerle pubblicamente sia all'AD Bianconi che al Presidente Guarguaglini.