Accoglienza dei profughi: un dovere ed una necessità.

Solidarietà alla Caritas diocesana per l'attacco subito

L'approdo dei profughi nelle nostre coste è una vicenda drammatica, per le tragiche conseguenze che la contraddistinguono. Ed è davvero sconfortante vedere come questo dramma venga così vergognosamente strumentalizzato, prima dal governo, con un atteggiamento di totale irresponsabilità e voluta inefficienza nel far fronte alla prevedibili ondata di sbarchi a Lampedusa, e poi da bande di esaltati che fomentano l'odio ed il respingimento, facendo leva sulle legittime preoccupazioni delle popolazioni alle quali viene chiesto di accogliere i sopravvissuti.

“Il nostro territorio purtroppo non è rimasto indenne da simili strumentalizzazioni – dichiara Fabio Capponi della Segreteria della Camera del Lavoro di Pistoia - e siamo rimasti molto colpiti dalle aggressioni verbali subite dalla Caritas di Pistoia per l'attività di aiuto e solidarietà svolta verso i profughi, con un impegno e serietà da sempre in tal senso profusi e tali da far loro godere del riconoscimento e della stima della società civile, nonché delle istituzioni”. Aggressioni verbali ad opera dell'associazione di estrema destra CasaPound, presenti nei loro blog prima, nelle esternazioni del loro responsabile provinciale poi, per finire con le scritte apparse nella sede Caritas di via dei Magi a Pistoia della scorsa notte. “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà alla Caritas diocesana di Pistoia per questo attacco subito – prosegue Capponi - e rivolgiamo un appello alle forza dell'ordine affinché questi segnali ed iniziative di matrice xenofoba e razzista, vengano prontamente repressi in ossequio alla Carta costituzionale”.

Il modello di accoglienza dei profughi predisposto dalla Regione Toscana, alternativo a quello del governo fatto di megatendopoli dove riprodurre lo stato di segregazione e di abbandono, può assolvere al meglio a due importanti aspetti: dare una risposta di “protezione umanitaria” diffusa, e al contempo alleggerire la presenza dei migranti distribuendoli in più territori per piccoli gruppi, per agevolare un'integrazione di cui in verità si sente poco parlare in questi giorni, facendo così leva sullo spirito di solidarietà delle nostre comunità locali. Questo è l'obiettivo del progetto di accoglienza predisposto sui nostri territori, e che siamo orgogliosi di avere, in contrapposizione alle proposte demagogiche ed inapplicabili avanzate in questi giorni come i rimpatri forzati o peggio ancora i respingimenti.

“La CGIL intende promuovere iniziative e mobilitazione diffusa – conclude Capponi, responsabile per la CGIL provinciale del settore migranti - per un'operazione di verità che faccia chiarezza sul fatto che i migranti, uomini, donne e minori che arrivano sulle nostre coste, non sono colpevoli di nulla. E lo fa consapevole delle difficoltà economiche in cui versa il paese, per la mancanza di lavoro e per le difficoltà di reddito delle famiglie italiane. Ma fermamente convinta del fatto che un Paese come l'Italia ha il dovere dell'accoglienza e della solidarietà e soprattutto ha la convenienza ad un governo ordinato e lungimirante delle politiche sull'immigrazione, che non sarà certo fermata dalle grida, dalle minacce e dalla tentazione di porsi al di fuori delle norme del diritto internazionale a cui l'Italia non può non aderire.”

Segreteria Provinciale
CGIL Pistoia

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