Botteghe della Salute: si raddoppia (dopo quello aperto presso la sede della Lega SPI CGIL "Ugo Schiano" alle Fornaci)

Apre lo Sportello “Bottega della Salute” a San Baronto

L’iniziativa è promossa dal Comune di Lamporecchio, ANCI Toscana

e dalla Lega SPI CGIL Valdinievole SudEst.

Si terrà lunedì 24 ottobre alle ore 10 l’inaugurazione della “Bottega della Salute” di Lamporecchio. La sede è a San Baronto, in Via Montalbano 91, e ospiterà gli operatori della Spi Cgil che forniranno assistenza gratuita alle persone per l’accesso ai servizi pubblici digitali, promuovendo diritti di cittadinanza nei territori più distanti dai centri urbani e destinati alle fasce più fragili della popolazione. Il progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Lamporecchio per offrire servizi di prossimità e contribuire a ridurre il cosiddetto “divario digitale”, in modo da fornire una risposta concreta alle esigenze dei cittadini. Gli operatori della “Bottega della Salute” di San Baronto sono stati formati da Anci Toscana, che ha promosso e sviluppato il progetto a livello regionale: potranno fornire istruzioni riguardo ai servizi comunali e della Pubblica Amministrazione in generale, come attivare la Tessera Sanitaria Elettronica, prenotare visite mediche, consultare il Fascicolo Sanitario Elettronico.

La “Bottega della Salute” sarà un punto di riferimento per tutte le persone che hanno bisogno di informazioni e che, ad esempio, hanno difficoltà a raggiungere il Municipio o hanno scarsa dimestichezza con gli strumenti informatici. L’idea è quella di avvicinare i cittadini ai servizi pubblici, in un area interna molto importante come San Baronto, contribuendo anche a farli sentire meno soli, in un momento come quello che stiamo vivendo, ancora segnato dalle conseguenze della pandemia. Al contempo, come Sindacato Pensionati della CGIL ci fa piacere mettere a disposizione del territorio le energie e la professionalità dei nostri volontari. All’inaugurazione prenderà parte il Sindaco del Comune di Lamporecchio Alessio Torrigiani, il Segretario generale di Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati e i rappresentanti di Anci Toscana.

Lo sportello Bottega della Salute può essere contattato per informazioni telefonando allo 0573800675 o scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.t

Andrea Brachi

segretario generale SPI CGIL Pistoia

Biagio Acierno

segretario Lega SPI CGIL Valdinievole SudEst

Il Sindacato pensionati CGIL continua ad impegnarsi concretamente per la difesa e tutela dei pensionati

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Un futuro preoccupante. Una bella iniziativa della Lega SPI CGIL Montagna pistoiese

Un futuro preoccupante

suolo, risorse idriche, crisi climatica, agricoltura e alimentazione

mercoledì 12 ottobre 2022

Da anni vengono lanciati allarmi sul cambiamento climatico, sullo sfruttamento senza controllo e rispetto dell’ambiente, delle materie prime, sull’uso di sostanze nocive nell’agricoltura e cosi via. Di fronte a una crisi economica che attanaglia il Paese (non solo il nostro), che produce milioni di nuovi poveri, con milioni di disoccupati o precari, in una società sempre più intollerante, imbarbarita e incattivita, si riscontra sempre di più l’aumento delle diseguaglianze sociali. Di fronte a tutto questo, con risorse finanziarie molte volte non sufficienti, si rischia che la tutela del territorio, il rispetto per l’ambiente, finiranno in fondo alla lista delle priorità.

Abbiamo più volte detto che occorre un cambiamento senza se e senza ma delle politiche industriali, del consumo del territorio, una lotta senza quartiere per ottenere finalmente energia pulita e rinnovabile. Esiste un’emergenza ambientale, non possiamo dimenticarlo.

Certo, bisognerà convivere con eventi climatici eccezionali, ma non facendo finta di niente e adottando decisioni conseguenti non più rinviabili, a partire dalla tutela del territorio. È necessario creare casse di espansione per i fiumi, ripristinare le sistemazioni idraulico agrarie a partire dagli ambienti montani e collinari, fermare la corsa al consumo di suolo e alla sua cementificazione, non dimenticando la necessità di intervenire sulle modalità di trasporto delle persone e delle merci.

Di tutto questo ne discuteranno mercoledì 12 ottobre 2022 (alle ore 15,00 presso la Sala Baccarini a San Marcello P.se) Andrea Brachi, segretario generale SPI CGIL Pistoia e Marcello Pagliai, accademico dei Georgofili, già ricercatore del CNR di Pisa.

Molti si pongono la domanda: vogliamo salvare questo Pianeta? Domanda mal posta: il pianeta si salverà sicuramente da noi, ma saremo noi ad estinguerci se non proviamo a cambiare rotta. Questo è diventato uno dei temi principali su cui riflettere ed intervenire con soluzioni concrete e immediate.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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Medici di famiglia: continuano i disagi per gli abitanti della Montagna pistoiese

Sanità: ancora disagi sulla Montagna Pistoiese

(ennesimo comunicato di protesta)

 

Non c’è pace per la montagna pistoiese. Ancora una volta gli abitanti della montagna pistoiese sono stati penalizzati. Riaffrontiamo per l’ennesima volta la questione dei medici di famiglia e nello specifico di quello di Sambuca/Taviano. Il medico di famiglia ha deciso di trasferirsi a Pistoia. Abbiamo letto il comunicato pubblicato dal Sindaco sulla pagina Facebook. Riconosciamo al Sindaco di avere fatto quanto era possibile ma non è sufficiente a risolvere in maniera positiva e definitiva la sostituzione dell’attuale medico di famiglia. Per noi è incomprensibile che nessun medico dell’ambito “montagna pistoiese” sia stato disponibile ad andare a Sambuca per coprire il posto lasciato vacante. Ancora una volta ci dobbiamo scontrare con il fatto che sono liberi professionisti (ma pagati dal sistema sanitario pubblico) che hanno il diritto di dire di No (rifiutare assegnazioni di posti non graditi) senza che questo abbia per loro nessuna conseguenza. A causa di questo il Sindaco ha chiesto e ottenuto di trasferire Sambuca nell’ambito territoriale di Pistoia. Facendo questo i Sambucani possono scegliere di nuovo l’attuale medico di famiglia che però si è trasferito a Pistoia che dista circa km 30 e con un tempo di percorrenza previsto di 40 minuti se non si trovano traffico. Secondo il Sindaco “è probabile che il medico faccia ambulatorio a Treppio”. Resta ovviamente scoperta buona parte del Comune di Sambuca. Sempre secondo il Sindaco devono essere garantiti (e non abbiamo certezza che lo siano) gli ambulatori di Taviano, Pavana e Ponte alla Venturina. L’Asl Toscana centro ha riconosciuto degli incentivi ai medici che vogliono andare in queste zone “interne” (non pagano il canone di affitto per gli ambulatori e hanno a disposizione due infermieri domiciliari) ma non è stato sufficiente. Come al solito ci scontriamo con leggi, accordi nazionali, mancanza di risorse che impediscono di fatto la certezza della copertura dei posti lasciati vacanti dai medici di famiglia (e dai pediatri), soprattutto se parliamo delle aree interne della nostra provincia. Questo accade perché sono pochi i pazienti e perché sono troppi i disagi che questi professionisti sono costretti ad affrontare (distanze chilometriche, viabilità, lontananza dalla città capoluogo). Tutto questo è già stato scritto e denunciato. Noi lo diciamo da anni. Dobbiamo cambiare le normative nazionali, dobbiamo far sì che questi professionisti siano definitivamente integrati nel servizio sanitario pubblico. Insieme alla chiusura dei bancomat, delle poste, al taglio dei trasporti, da tempo abbiamo la non copertura stabile dei medici di famiglia (e pediatri) che vanno in pensione o si trasferiscono. Tutti elementi che stanno penalizzando ormai da troppo tempo chi vive nelle aree disagiate ed i cittadini e soprattutto gli anziani, i pensionati ma anche i bambini si devono arrabattare per vedere riconosciuto un diritto: quello alla Salute. Come si può pensare di valorizzare la montagna quando mancano i servizi indispensabili? Perché devono sempre essere soprattutto i giovani, gli anziani, i non autosufficienti a dover subire queste ingiustizie? La montagna si rilancia non diminuendo i servizi, ma ampliandoli! Se vogliamo che anche i pochi giovani rimasti non decidano di abbandonare le nostre aree interne, le Istituzioni, la politica, le imprese, devono impegnarsi per impedire questo lento declino. Non si può continuare a vivere sempre più abbandonati. Ora è il momento che di passare dalle parole ai fatti.

Andrea Brachi, segretario generale SPI CGIL Pistoia

Silvia Biagini, segretaria CGIL Pistoia

Laura Puccini, segretaria Lega SPI Montagna

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"La Sanità a Pescia fra ospedale e territorio" ne parliamo lunedì 3 ottobre 2022

Sanità a Pescia – fra ospedale e territorio

lunedì 3 ottobre 2022

Da anni diciamo che sul territorio di Pescia (ma non solo) non si è investito in maniera sufficiente ed adeguata per quanto riguarda la sanità pubblica. Non solo, ma ancora oggi non è chiaro, almeno a noi, cosa debba essere l’Ospedale di Pescia nel prossimo futuro. Abbiamo un sottodimensionamento dei posti letto, accompagnato da una cronica mancanza di personale, per non parlare della non ottimale funzionalità dei servizi territoriali che genera problemi e disagi sempre crescenti fra i cittadini, soprattutto quelli più fragili ed anziani. Esiste pertanto un’emergenza sanità a Pescia? Di questo ne discuteranno lunedì 3 ottobre 2022 (alle ore 9,00 presso la Sala Compagnia degli Arcieri in via della Stazione, 72 a Pescia) Oreste Giurlani sindaco di Pescia, Marisa Grilli segretaria SPI CGIL Toscana e Andrea Brachi, segretario generale SPI CGIL Pistoia. Noi crediamo che sulla sanità pubblica ci debba essere un reale e radicale cambiamento. Occorrono più risorse economiche, più personale e una migliore organizzazione dei servizi erogati anche e soprattutto nel Territorio. Noi riteniamo che il servizio sanitario pubblico sia, più o meno esplicitamente, sotto attacco sia a livello nazionale sia a livello regionale. Ci troviamo di fronte ad una sua lenta e strisciante privatizzazione. Noi invece vogliamo continuare a lavorare affinché resti prevalentemente pubblico, universalistico e sia davvero vissuto e tutelato come “bene comune”. Qui occorre, per quanto riguarda la sanità, una completa inversione di marcia. Non possono esistere cittadini di seria A e cittadini di serie B. Non possono esistere cittadini che vivono ai “confini dell’impero” e per questo avere meno servizi. Il tema delle disuguaglianze è diventato uno dei temi principali su cui riflettere ed intervenire con soluzioni concrete e immediate.

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